CONSULENZA SUL PASSAGGIO GENERAZIONALE

Dopo una vita di lavoro, di sacrifici, di ostacoli superati ma anche di soddisfazioni e di obiettivi raggiunti arriva il momento in cui ci si chiede, o ci si dovrebbe chiedere, se è giusto che il nostro Patrimonio, fatto di risparmi, immobili, o anche quote azionarie, della Nostra azienda di famiglia, debba essere messo a rischio da una mancata pianificazione.
Purtroppo, per noi Italiani il tema è spesso un tabù, una realtà scomoda da rimandare, perché siamo scaramantici, o semplicemente troppo fiduciosi in una nostra longevità.
Non è un caso che in Italia il testamento, strumento base per una pianificazione successoria, viene fatto da una percentuale bassissima rispetto al resto dell’Europa, circa il 19% degli italiani contro una media europea del 60%.
Ma sappiamo anche che in Italia le liti post successione tra parenti sono pane quotidiano per Avvocati, le divisioni degli immobili in “comunione” sono pane per i Notai , che le aziende familiari, il principale tessuto industriale italiano, purtroppo in 1 caso su 3 non ce la fanno a superare il passaggio di testimone, ma quando ce la fanno chiudono quasi sempre al passaggio successivo. È una vera tragedia nazionale.
Perché non considerare che ciò che costruiamo in vita meriti di essere custodito e possibilmente trasmesso evitando contemporaneamente liti familiari e onerosissimi costi fiscali e professionali?

Passaggio generazionale2
Caso Concreto6

Casi concreti

Un’azienda di famiglia nel settore tessile, padre sposato con una donna più giovane di lui di 15 anni, in gamba ma molto accentratore e 2 figli che in azienda si occupano di questioni non “centrali”, la figlia grande si occupa di contabilità ed il figlio piccolo di tenere i contatti con i negozianti loro clienti, insomma fa il commerciale. Nell azienda operano come dipendenti altre 5 persone
La figlia è sposata con un medico e non sogna un giorno di prendere le redini dell azienda, il figlio lo vorrebbe ma ha altre passioni che lo portano ad essere poco concentrato sugli obiettivi da raggiungere e soprattutto non ha ancora la “stoffa” del padre.
Il padre, consapevole di tutto ciò, decide di pianificare il passaggio generazionale in questo modo: costituisce un trust di famiglia, dove, con l aiuto di un consulente, attraverso minuziose istruzioni al trustee (la moglie più giovane) riesce a pianificare ogni possibile scenario, efficentando l’aspetto fiscale del passaggio delle quote e prevenendo liti tra fratelli (ed eventuali futuri cognati), anche grazie alla previsione di un manager esterno da affiancare al figlio per renderlo autonomo quando sarà necessario.
Potrei dire… e vissero felici e contenti. Quali e quanti rischi potenziali sono stati prevenuti? Tanti.

Il nostro consiglio

Non aspettate che la situazione familiare si complichi, o che la salute sia un ostacolo alle vostre decisioni, o che le leggi diventino più pesanti in caso di trasferimento di un patrimonio, che sia immobiliare o finanziario. Governare anche il passaggio generazionale non è un processo facile e neanche breve, per questo occorre una pianificazione fatta in tempi “non sospetti” da uno specialista che sappia integrare tutti gli strumenti che il codice civile ci mette a disposizione, cominciando certe volte semplicemente con il testamento, magari da integrare con atti più complessi, come il trust, piuttosto che il patto di famiglia.

Il nostro consiglio4

Gli strumenti che usiamo

Trust

È un istituto giuridico di origine anglosassone dove uno o più disponenti affida ad un Fiduciario denominato Trustee beni o diritti di qualsiasi tipo affinché siano amministrati nell’interesse di un soggetto denominato beneficiario, ovvero sia raggiunto un determinato scopo.

La più recente ed importante fattispecie è il “Trust dopo di noi”, disciplinato con la legge 112/2016 che nasce per un obiettivo meritevole di tutela, ossia la tutela dei soggetti disabili gravi.

Patto di famiglia

È un contratto attraverso il quale si realizza una successione anticipata sulle partecipazioni societarie ed è l’unico strumento che, con tutti i legittimari intorno ad un tavolo, definisce e tutela in modo chiaro e definitivo il futuro aziendale, ovviamente con tutte le dovute accortezze e regole che il codice civile in materia successoria prevede.

A differenza del trust, che è irrevocabile, pena la sua nullità, il patto di famiglia può prevedere il diritto di recedere da parte del genitore/imprenditore.

Non è soggetto a collazione ed azione di riduzione e consente all’imprenditore di riservarsi l ‘usufrutto dell’azienda, con conseguente possibilità di continuare a gestirla finché in vita.

Testamento

È un atto revocabile per dare istruzioni sul futuro del nostro “patrimonio”, piccolo o grande che sia, un gesto semplice e volendo anche a costo zero, che racchiude in se molteplici vantaggi. Dall’ottimizzazione fiscale alla prevenzione di liti familiari. In certo senso un gesto d’amore verso i propri cari.

Polizze italiane ed estere

Sempre di più la clientela private, quella più esigente ed attenta alla fiscalità, si rivolge alle polizze da investimento, sia Italiane che estere.

Le caratteristiche base sono la personalizzazione degli asset, l’esclusione dall’asse ereditario che ne fanno un eccellente strumento per il passaggio generazionale, la possibilità che a volte consentono di includere strumenti non accessibili ai clienti retail e riservati solo agli Istituzionali.