Cina

Se chiedo ad una persona che non segue i mercati finanziari da vicino, di indovinare quale mercato azionario ha fatto meglio da inizio anno, probabilmente mi risponderà la Cina

In questi giorni in molti, anche tra gli addetti ai lavori, si chiedono come mai il mercato azionario Cinese sia sceso così tanto in breve tempo. Sono volati via circa 1500 miliardi di dollari a causa di un sell off che non si vedeva dal marzo 2020, almeno sul mercato Cinese. Anche sul mercato americano colossi come Tencent o Alibaba hanno dimezzato il loro valore riportandolo più o meno ai livelli del 2017…la cosa fa riflettere.

La principale ragione è evidentemente l’azione repressiva del governo cinese nei confronti di importanti settori dell’economia, come la tecnologia, ma anche quello dell’istruzione privata. con l’obiettivo, sembrerebbe, di controllare il settore privato e perseguire la “prosperità condivisa” il nuovo termine coniato da Xi Jinping il presidente Cinese. Insomma, una specie di rigurgito comunista che vuole riportare in patria una parte del business che adesso, attraverso particolari veicoli fiscali si quotano all’estero , oppure dopo circa 40 anni il modello di sviluppo sta veramente cambiando?

Nell’incertezza, come è normale che sia, molti investitori si sono spaventati e sono usciti. Il tema è ancora piuttosto controverso e come sempre in questi casi, ci sono osservatori che vedono con preoccupazione questo cambio di strategia del governo cinese, sempre molto criptico, ma anche qualcuno che sostiene che forse non sarà necessariamente un male.

Nel frattempo , mentre ci stiamo facendo tante domande sul perchè e sul per come, la Cina ha messo ancora di più le mani sul porto del Pireo , il più importante scalo della Grecia, passando dal 51% al 67% di proprietà. L’acquisto faceva parte dei patti stipulati ai tempi della crisi del debito sovrano e con questo nuovo passo la Cina sembrerebbe procedere indisturbata nel processo di allargamento della sua sfera di influenza in Europa.

Non è una mossa da poco, ma il risultato di una chiara strategia geoecononica che porta la Cina , passo dopo passo, in Europa attraverso quella che viene comunemente definita la Nuova Via della Seta, un accordo doveva teoricamente avvicinare i 2 continenti creando opportunità di investimento. Ma sembra che le cose vadano praticamente a senso unico, mentre una impresa Europea trova le strade praticamente sbarrate in Cina al contrario la Cina attraverso il Pireo si trova ancora più facilitata nei suoi commerci.

Concludendo, questa della Via della Seta è una questione lunga e ne sentiremo parlare per tanti anni, ma un pezzettino alla volta la storia si scrive e questo del Pireo è certamente un importante capitolo.

Tradurre quanto sta accadendo in Cina in scelte relative al campo finanziario , al netto di valutazioni politiche , a mio avviso è una grande opportunità di lungo periodo che va cavalcata.