Trovare spunti di ottimismo nello scenario che ci troviamo davanti, nell’economia e nella finanza globale, è diventata una attività piuttosto impegnativa, anche per chi come me , se non altro per motivi salutistici poichè l’ottimismo fa bene alla salute, è sempre propenso a vedere il bicchiere mezzo pieno, almeno fino a prova contraria.

La Pandemia ancora non riusciamo ad archiviarla del tutto, le mascherine simbolo di questa sciagura sociale fanno ancora parte del kit da viaggio, come gli spazzolini da denti o il caricabatterie del telefono , la questione della guerra in Ucraina ormai sembra una nuova normalità , al punto che, come accade ieri, se alcuni missili che arrivano in zone assolutamente lontane dai teatri di guerra, uccidendo decine di civili inermi, non fa più notizia.

Poi ovviamente l’inflazione che ci mangia i risparmi , il rischio di rimanere senza gas questo inverno e dulcis in fundo, per noi Italiani, la crisi di Governo che mette in discussione la realizzazione di progetti non più procrastinabili per la ripresa del paese.

Per mestiere ma anche per passione da circa 40 anni cerco sempre di capire cosa potrà accadere davanti a noi , più che capire cosa è già successo e perchè, compito anche questo piuttosto difficile ai nostri tempi. Provo a delineare scenari ed individuare per tempo strategie in grado di mitigare eventuali effetti negativi o, meglio ancora, opportunità da cogliere.

Quale segnale “debole” di ottimismo ha individuato lo Sherlok Holmes che è in me ?

Il più evidente è che nonostante la crisi di governo la pressione sul nostro debito pubblico , almeno finora, mi sembra sia stata piuttosto contenuta. Sarò forse “complottista”, forse qualcuno, in Italia e non solo, già immaginava cosa sarebbe accaduto ed aveva venduto i BTP nei mesi precedenti ? Chi può saperlo. Un pò come la guerra in Ucraina che inizia il 24 febbraio ma i mercati non scendono nei 2 mesi successivi, perchè in realtà già lo facevano da mesi prima del 24 febbraio. Stessa scena.

L’inflazione Americana al 9 % contro le previsioni circa all’8 % non è cosa da poco, in senso negativo intendo, ma la borsa Americana (al momento in cui scrivo) segna un più 2 per cento. La Cina ed il suo mercato azionario da circa un mese sembra aver trovato una strada positiva, di buon recupero , ma ancora i suoi problemi sono in larga parte irrisolti. Il noto investitore Warren Buffet investe da gennaio miliardi di dollari nelle borse, solitamente non fa scelte avventate e la sua storia è una garanzia di successo ma anche di lungimiranza e prudenza. Un altro segnale “debole” di ottimismo.

Ma il più importante è il sentiment sul futuro , mai così negativo da tanti anni e sappiamo come in questi casi possa essere in realtà predittivo di un ciclo prossimo alla “svolta”.

Insomma, forse le cattive notizie non sono finite , ma se qualcuna fosse un pochino meno negativa del previsto, dal momento che i mercati giocano di anticipo sarebbe già un successo e prodomica ad un recupero sui mercati .

Attendiamo quindi con fiducia le prossime mosse della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea sul fronte della lotta all’inflazione, confidando che sappiano dosare i loro interventi dando un segnale chiaro alle spinte inflattive, ma senza soffocare la già precaria situazione economica.

Paolo Zanoboni